Appropriazione indebita e truffa. Sono questi i reati penali ipotizzati dalla denuncia presentata dal Msi a Torino, poco prima dell’estate, contro Franco Mugnai, presidente della Fondazione An e Giorgia Meloni segretario di Fratelli d’Italia. Al centro ancora l’utilizzo del logo e del simbolo del partito fondato da Giorgio Almirante 70 anni fa. Alle ultime elezioni amministrative, Fratelli d’Italia a Torino si sarebbe presentato con il simbolo del Msi all’interno del proprio. Chi ha portato la denuncia in Tribunale dice che “Mugnai, in qualità di Presidente della Fondazione, ha concesso al partito della Meloni l’utilizzo del nostro logo. Ma non avrebbe potuto farlo perché, come ribadito dalla sentenza della Corte d’Appello di Firenze, non appartiene alla Fondazione, ma a noi”. Brutta gatta da pelare, dunque, per la vivace leader di Fratelli d’Italia.
L’intricata vicenda del simbolo della Fiamma tricolore rischia di diventare un vaso di Pandora. Sono oramai una decina i fascicoli giudiziari in Italia: civili e penali. Per il centro destra questa storia si profila come una vera e devastante buccia di banana. Intanto gli avvocati del Msi stanno presentando querela per diffamazione contro Maurizio Gasparri per i pesanti insulti rivolti a Maria Antonietta Cannizzaro, presidente del Msi. Durante l’inaugurazione della mostra sui 70 anni del Msi organizzata a Roma dalla Fondazione An, avrebbe detto a Cannizzaro, che protestava ribadendo che la Fondazione non aveva titolarità :”Tu sei spazzatura, adesso chiamo l’Ama (l’azienda della raccolta dei rifiuti di Roma ndr) e dico di portarti via”. La delicata replica di Cannizzaro non si è fatta attendere: “Meglio spazzatura che finocchio e assassino” ha detto la signora. Ci sono anche denunce per violenza privata contro altri partecipanti all’inaugurazione che avrebbero aggredito fisicamente la donna.
Uno spettacolo tragicomico, ma anche piuttosto inquietante visto che tra questi signori c’è chi è stato ministro e accampa ancora diritti di visibilità e di consenso. Ma la sensazione è che questo sia solo l’inizio. Nei prossimi giorni probabilmente, in conseguenza della sentenza che toglie alla Fondazione di AN ogni diritto di utilizzo del simbolo del Msi, verranno messi i sigilli alla mostra. E poi c’è il Niagara degli affari, degli immobili e dei soldi. Intanto è pignorato il primo conto corrente della Fondazione. Ma il bello deve ancora venire. Alla prossima puntata.
Marco Gregoretti