Mentre ambasciatori, giornalisti e politici parlano solo di Covid, Giovanni Bocci, papà del bambino, sta cercando qualcuno che gli dica dove si trovi e come stia il #figlio. Portato via illegalmente dalla #mamma kazaka nel 2015
MG
LETTERA DI GIOVANNI BOCCI A SUO FIGLIO ADELIO
Caro figlio, Il dolore più grande che ho dovuto affrontare nella mia vita è stato quello di non averti potuto crescere dopo la tua lontananza forzata voluta da tua madre. Non cambierei un minuto del tempo perso a prendermi cura di te e a guardarti crescere ancora. Ho riso con te e celebrato le tue vittorie nei primi tuoi due anni, mi sono preoccupato per te e ho condiviso i tuoi dolori. Ma tu hai riempito il mio cuore con un amore incomparabile. Il lavoro più grande che ho dovuto affrontare, figlio, è stato la gioia di vederti crescere all inizio del tuo arrivo sulla sfera terrestre.
Adelio mi manchi tanto.
Il tuo amato padre
Giovanni Paolo Bocci