I medici dell’ospedale pediatrico Papa Giovanni di Bergamo sono ottimisti: il bambino di neanche due anni colpito da una pallottola intorno alle 23 di Ferragosto, mentre si trovava sul divano di casa, vicino a una finestra, in via Gallo a Corte Franca (Brescia), in Franciacorta, nei pressi della discoteca Number One, sarebbe sveglio e non avrebbe bisogno di respirazione assistita. Insomma, per fortuna sembrerebbe non essere in pericolo di vita, anche se la prognosi resta riservata e le condizioni vengono ritenute gravi. Stando ai rilievi effettuati sul posto dai Carabinieri di Chiari (Brescia), una guardia giurata di 46 anni, in compagnia di altre due persone, entrambe maggiorenni, a quanto risulta da fonti investigative, due suoi nipoti, avrebbe sparato alcuni colpi di pistola in aria. Uno di questi avrebbe raggiunto il bambino, rendendone necessari l’immediato ricovero in condizioni gravissime e il tempestivo intervento chirurgico che, a quanto riferito dai medici che lo stanno seguendo, è andato bene. La guardia giurata si trova ora in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria, anche se al momento in cui stiamo andando in stampa non risulta che il magistrato di turno, Benedetta Callea, abbia emesso alcun provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Sarebbe, comunque, indagato, dalla Procura della Repubblica di Brescia, per lesioni colpose gravissime. A suo carico è stato anche disposto il sequestro di tutte le armi che deteneva presso la propria abitazione che, però, sono risultate tutte legalmente registrate
D’altronde, finché non sarà ricostruita in ogni dettaglio la dinamica dell’episodio, difficilmente potrà essere presa una misura cautelare nei confronti dell’uomo che ha sparato. Inquirenti e investigatori stanno vagliando anche le testimonianze dei vicini di casa della piccola vittima, tra cui quella dell’uomo che ha sentito il padre gridare :”Hai ucciso mio figlio!!!” e che avrebbe visto la madre correre con il bambino in braccio.
Fondamentale a questo punto potrebbe essere la perizia balistica, che il magistrato avrebbe intenzione di disporre, per stabilire con esattezza la traiettoria del proiettile. Aiuterebbe a capire che cosa sia saltato in mente alla guardia giurata. Perché si sia messo a esplodere colpi in aria.
Dal Comando provinciale del Carabinieri di Brescia suggeriscono ai giornalisti di rivolgersi ai colleghi di Chiari. Dove, però, si limitano al laconico: “Nessuna dichiarazione. Il tenente è fuori per accertamenti”. Il che fa pensare che i rilievi, anche quelli sul posto, siano ancora in corso probabilmente per verificare quanto raccontato dall’uomo che ha sparato. L’ipotesi che sembra prendere maggiormente piede sarebbe quella di un gioco, di una bravata. Un video diffuso in rete dal Corriere della Sera fa vedere come il cartello stradale che indica Via Gallo sia crivellato di colpi di arma da fuoco. Manco fossimo a Capo Marraggiu. Questa circostanza farebbe pensare a una gogliardata: sparare al cartello stradale. E vedere l’effetto che fa. Un’ipotesi, naturalmente, soltanto un’ipotesi. La perizia balistica, gli accertamenti già fatti e i rilievi ancora in corso, comparati alle dichiarazioni di chi ha sparato, renderanno il quadro più chiaro. C’è, però, un’altra circostanza da verificare. Ovvero se a premere il grilletto fosse solo la guardia giurata o anche le due persone che lo accompagnavano. Una sorta di gara per vedere chi colpiva l’indicazione stradale e chi no. Soltanto che, in questo ipotetico scenario, chi ha sbagliato la mira ha rischiato di uccidere un bambino di quasi due anni.
Marco Gregoretti