A Roma, i ladri d’appartamento li chiamano gergalmente proprio così: idraulici. Il nickname c’è da scommettere che da ora in poi verrà pronunciato anche con cadenza brianzola. Soprattutto a Carate. Alcune notti fa (la data precisa è ancora nel riserbo per motivi di indagine), alle tre e mezza, al termine di un inseguimento da cardiopalma, per le vie della cittadina in provincia di Monza-Brianza, i Carabinieri hanno denunciato per resistenza, ricettazione, possesso di arnesi da scasso, un idraulico di 35 anni, albanese, residente a Pioltello.
Una pattuglia dei militari dell’Arma della stazione locale stava svolgendo l’abituale perlustrazione territoriale. La loro attenzione è stata catturata da una Bmw X1 scura. “Che cosa ci fa questa macchina ferma di notte, con quattro persone confabulanti a bordo?”. Sospetti più che giustificati visto che i quattro, che evidentemente avevano mangiato la foglia, con una manovra spericolata, sono partiti a razzo. La pattuglia si è messa velocemente a ruota, imboccando stradine con cambi continui. La fuga della Bmw è durata alcuni chilometri. Poi è stata bloccata. I quattro occupanti sono scappati a piedi, prendendo direzioni diverse. Il conducente, però, non è andato da nessuna parte. È stato identificato: appunto, un idraulico albanese. La veloce auto che guidava era stata rubata a Vimercate il 25 giugno scorso e viaggiava con targhe che appartenevano ad un’altra macchina. Gli accertamenti successivi hanno fornito ai Carabinieri di Carate Brianza l’identikit completo: coniugato, pluripregiudicato per associazione per delinquere, ricettazione e furto in appartamento.
La perquisizione della Bmw ha chiuso il cerchio: l’albanese, battute “sessiste” a parte, è (quasi) sicuramente un idraulico in tutti i sensi. All’interno dell’auto, spiegano gli investigatori, sono stati trovati “vari attrezzi atti allo scasso, nonché otto orologi con brillanti, un ingente numero di pezzi d’argenteria. Circa 300 elementi in tutto, tra i quali numerosi vassoi, ciotole e set di posate”.
I riscontri e gli indizi non sono stati ritenuti sufficienti dall’autorità giudiziaria, la Procura della Repubblica di Monza, per emettere un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dell’ albanese. Per ora, dunque, è a piede libero. “Le investigazioni” dice comunque il Maggiore Emanuele Amorosi, comandante della compagnia dei Carabinieri di Seregno “continuano. Anche perché stiamo cercando gli altri tre”. Da qui il riserbo, perfino sull’identità della persona fermata: “Posso solo confermare” conclude il Maggiore Amorosi “che risulta denunciata in stato di libertà e che le indagini sono ancora in corso”.
Questa piccola storia brianzola, in realtà, potrebbe essere tutt’altro che piccola. È assai probabile, infatti, che i Carabinieri stiano cercando, oltre ai tre fuggitivi, anche gli elementi per capire se siano state messe le mani su una banda di ladri specializzati in furti nelle case, o se si tratti soltanto di una vicenda di ricettazione, peraltro, ampiamente punita dalla legge. Un segnale importante, risulta a Libero, sarebbe contenuto proprio nel capo di imputazione dell’idraulico denunciato perché, in quel documento, si ipotizzano reati “in concorso”.
Marco Gregoretti