Le foto in primissimo piano delle labbra tumefatte lasciano pochi dubbi. E, quindi, come darle torto quando definisce quei bulli “branco di animali”. Lei, una ragazza di 22 anni, stava camminando sul marciapiede, all’una e mezza di notte, tra sabato e domenica, in via Lazzaro Palazzi, zona di Porta Venezia. Pieno centro di Milano e cuore di una delle movide più rumorose, più fastidiose e più pericolose d’Italia. “Ero con un mio amico e con mia sorella” racconta “e improvvisamente sono stata aggredita, prima sessualmente e poi fisicamente”. La dinamica ricostruita dai Carabinieri intervenuti sul posto, con l’aiuto della vittima, che ha sporto denuncia, e di alcuni testimoni, narra che la ragazza si sia ribellata urlando e cercando di colpire i suoi aggressori, seduti intorno al tavolino esterno di un bar. Per tutta risposta uno di questi “uomini” le avrebbe tirato in faccia una bottiglia di vetro. I militari dell’Arma hanno verbalizzato le parole della giovane donna: “D’istinto ho cominciato a urlare e a colpire. Oltre a deridermi, l’uomo che inizialmente ha allungato le mani mi ha lanciato sul viso una bottiglia di birra”. La ferita sul labbro è profonda. I sanitari del 118 che sono intervenuti sul posto per curarla, comunque, l’hanno tranquillizzata: “Non ti allarmare, le tue condizioni non ci destano preoccupazioni”. Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino della Lega, polemizzando con la politica sulla sicurezza della giunta comunale, ha detto: “La mia solidarietà alla vittima e la speranza che vengano trovati presto i suoi aggressori”. Che, appunto, si sono volatilizzati poco prima che arrivassero le forze dell’ordine.
L’allucinante avventura vissuta dalla 22 enne tra sabato e domenica è una storia scritta e non sarà purtroppo neanche l’ultima: quel quadrilatero tra i Bastioni e corso Buenos Aires è diventato l’itinerario di una transumanza a getto continuo tra un locale e l’altro, che rovina la vita a chi in quelle vie ci abita. “Milano” dice a Libero Elena Montafia, presidente del comitato di quartiere Lazzaretto “è diventata una location di eventi e qui rientrare a casa a mezzanotte è praticamente impossibile. Non si riesce ad arrivare al portone”. Centinaia di accalcati urlanti alle due notte, sotto le finestre di cittadini che vorrebbero dormire. Però hanno il bicchiere di plastica in mano. Così il sindaco dice: “Visto che pensiamo alla vostra sicurezza?” . Ehhh, certo, come sabato notte, quando una ragazza di 22 anni si è presa la bottigliata di vetro e non di plastica in faccia. “Noi” dice ancora Montafia “siamo in causa con il Comune. Stiamo chiedendo il risarcimento per i danni provocati dai forti rumori fuori controllo”. Ma c’è di più l’assessore alla mobilità, Arianna Censi, avrebbe allo studio l’ipotesi di imporre lo ztl in quel quartiere. Come dire all’universo mondo “pedonale”: venite tutti qua!. “Abbiamo scritto all’assessore Censi” aggiunge Montafia “ci ha assicurato che per ora non ci sarebbe alcun progetto in questo senso. E che, comunque, dovrebbe essere realizzato con il coinvolgimento del Municipio” Sarà vero?. Comunque, assicura Montafia : “Noi continueremo a vigilare. Convinti che con l’amministrazione comunale si debba lavorare in sinergia e nell’interesse di tutti. Il nostro intento è assolutamente collaborativo”. Magari quello della ventiduenne molestata e aggredita un po’ meno. Sconsolata dice: “ Una ragazza nel 2023, se si ribella e se cerca di difendersi da molestie e violenze sessuali rischia la vita”.
Marco Gregoretti