Adolescenti organizzati. Arrestati quattro bulli minorenni che terrorizzavano i passeggeri dei treni in Brianza. Capetti di una baby gang. Il testo dell’articolo che ho scritto per Libero di Domenica 4 settembre 2022 (Video)

Baby gang brianzola sui treni. I Carabinieri hanno arrestato 4 minorenni. L'articolo per Libero di Domenica 4 settembre 2022
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Trullo trullo se n’era anche andato in vacanza con i genitori. Come se niente fosse. Chissà che faccia ha fatto quando al suo rientro dal Marocco, venerdì 2 settembre, ha trovato i Carabinieri della stazione di Seregno che lo aspettavano. Anzi, che, dopo alcuni appostamenti, erano andati a prenderlo a casa sua, a Vimercate, per arrestarlo e condurlo in un carcere minorile. La bullaggine aggressiva ora riposa sulla banda di una cella. Il giovane marocchino è l’ultimo finito in manette dei quattro “apicali” (due si trovavano già in carcere per altri reati analoghi) di una baby gang che agiva terrorizzando studenti pendolari, più o meno loro coetanei, ma anche personale in servizio sui treni regionali. Le tratte prese di mira con scientifica reiterazione e applicando un modulo, evidentemente collaudato dalla banda di adolescenti, lungo i binari e all’interno dei convogli, erano quelle tra Monza e Seregno e tra Albairate e Saronno. “Dammi una sigaretta” “Non ce l’ho, non fumo”. Il malcapitato non faceva quasi in tempo a rispondere che veniva accerchiato, minacciato e pestato per strappargli la catenina dal collo, portargli via lo smartphone, il portafoglio con i pochi euro della paghetta e perfino capi dai abbigliamento firmati. Se la vittima provava a reagire, alé, una gragnuola di calci e di pugni , “coraggiosamente” scaricata dal branco e, a volte, non raramente, accompagnata a comparsa di coltelli.
Gli investigatori, durante le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Milano e avviate a febbraio di quest’anno dopo le denunce di alcune vittime, spiegano di aver scoperto un “vero e proprio sodalizio criminale ,composto da due minorenni italiani, uno egiziano e uno marocchino. Che, supportati dalla forza intimidatoria del branco, in quanto agivano attorniati da altri giovani del gruppo, una decina, circa (e questo fa pensare che le indagini non siano ancora finite. Ndr) seminavano il terrore lungo le ferrovie della Brianza”.
La dimensione esistenziale dei membri della baby gang brianzola era di fatto caratterizzata da uno stile di vita da fuorilegge. Io sono un delinquente, un criminale, e nulla può fermarmi, era il leit motive che lasciavano intendere piuttosto esplicitamente. Con buona pace dei controllori e del personale ferroviario che, attirati dalle urla degli aggrediti, cercavano di intervenire. C’erano botte anche per loro. Ne sa qualche cosa la capotreno che si era prodigata per soccorrere e per aiutare un ragazzo preso di mira. La donna fu aggredita proprio da uno dei quattro arrestati in queste settimane che, quindi, era già finito in manette per l’intervento dei carabinieri di Desio (è uno dei due a cui l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere. L’altro era stato arrestato il 27 febbraio a Seveso).
Spregiudicati, disinvolti, abituati al crimine, indifferenti alla legge e alle conseguenze per loro e per le vittime, sorretti dalla logica del branco, i quattro sono fortemente sospettati di avere compiuto almeno cinque rapine violente, anche a mano armata, di cui tre a Seregno.
Alle ordinanze di custodia cautelare contro questi aspiranti “Arancia Meccanica” 4.0, eseguite a partire dal 22 agosto, si è arrivati dopo sei mesi di indagini meticolose durante le quali sono state a lungo studiate e confrontate le immagini ricavate dagli impianti di video sorveglianza degli scali ferroviari e dalle ricostruzioni fotografiche. Ma investigatori e inquirenti possono contare su elementi probanti che di fatto inchiodano la baby gang. La refurtiva trovata nelle loro abitazioni è con ogni probabilità frutto dei colpi che mettevano a segno, soprattutto ai danni degli studenti che prendevano il treno per andare a scuola a Seregno.
L’impegno delle Forze dell’ordine sta dando i suoi frutti per mettere un freno alla criminalità giovanile diffusa sui territori della Lombardia. Una missione difficile e complicata se, come ha evidenziato recentemente l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, nel 2021 sono state appurate 695 aggressioni al personale di bordo, 1261 atti vandalici, 370 tra furti rapine, molestie sessuali e violenze contro i viaggiatori. D’altronde, come racconta questa ultima vicenda, si va sempre più radicando l’organizzazione di associazioni di giovani che non hanno alcuna intenzione di vivere in pace e in tranquillità. E che a quanto pare vogliono avere tutto subito quello che desiderano, generalmente beni di consumo, status symbol. Costi quel che costi. “Per i quattro arrestati” scrivono i Carabinieri “necessitando esigenze rieducative particolarmente serie e stringenti, attesa la condizione di devianza in cui vivono, la quale rende manifesta l’incapacità di autodisciplina, è risultata necessaria l’applicazione della misura più afflittiva della restrizione in un istituto di pena minorile”. Insomma, per farla breve: mò basta! Facciamo come Rudolph Giuliani, altrimenti non se ne esce.
Marco Gregoretti

IL VIDEO DIFFUSO DAI CARABINIERI DELLA BRIANZA