A segno le prime operazione del metodo – Lamorgese. Sgominato gruppo criminale di Milano Est. La Polizia di Stato arresta 5 minorenni, tutti con precedenti.
La scia di fatti di cronaca delle ultime settimane ha rilanciato la questione della sicurezza nella città di Milano. Violenze, risse e rapine hanno preparato il terreno per la visita della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che lunedì 7 febbraio ha partecipato alla seduta del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in prefettura. “In questo momento – ha promesso – si sono susseguiti vari eventi uno dopo l’altro che hanno creato la percezione di insicurezza. Si farà tutto il possibile affinché la situazione migliori”.
Seguendo le nuove direttive, e forti del sostegno di 255 nuovi agenti inviati a Milano, gli investigatori hanno sviluppato un’intensa attività di indagine nei confronti dei fenomeni di devianza giovanile, spesso sfociata in reati violenti nei confronti di giovani indifesi o in forte inferiorità numerica. L’attività si è focalizzata su diverse rapine commesse nella zona est di Milano, – Lambrate, Città Studi e Monforte – in prevalenza in orari serali o notturni, che hanno destato un certo allarme sociale e una sensazione di insicurezza nei cittadini residenti.
L’indagine ha consentito di identificare con certezza alcuni sodali di un gruppo criminale stabile e consolidato nel tempo, di individuarne ruoli, compiti e condotte realizzate nel corso delle rapine commesse dal gruppo. Basandosi sui gravi indizi di colpevolezza, lunedì 7 febbraio, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Milano ha emesso un mandato d’arresto nei confronti dei componenti della banda. I destinatari del provvedimento sono cinque minorenni, di cui quattro ragazzi e una ragazza, già detenuta, come un altro degli giovani arrestati: si trovano presso l’istituto di pena minorile per rapina e per altri reati contro la persona ed il patrimonio. Gli altri tre membri della gang sono stati rintracciati presso le loro abitazioni oggi, domenica 13 febbraio. Due loro saranno trasferiti presso un Istituto di Pena Minorile, mentre il terzo sarà collocato in una comunità.
I fatti addebitati ai cinque arrestati sono ritenuti gravi, come, per esempio, due rapine avvenute nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio in Piazza Leonardo da Vinci. “Gli indagati avrebbero posto in essere reati predatori, commessi in gruppo, con violenza alla persona in modo reiterato e con spregiudicatezza”, si legge in un comunicato stampa della Questura di Milano. Le indagini hanno delineato una spiccata propensione dei giovani all’utilizzo dell’aggressività verbale e fisica come modalità abituale del proprio agire, nel contesto di atti di prevaricazione gratuiti, creati per futili motivi e finalizzati alla commissione di sistematiche rapine.
“Per tali motivi – sentenzia la Questura di Milano – considerata la natura, la gravità delle imputazioni, la condotta posta in essere, nonché l’intensità del pericolo di reiterazione criminosa, desunta anche dalle modalità di commissione delle condotte di aggressione perpetrate, l’A.G. competente ha ritenuto idonea l’applicazione della misura cautelare in carcere”.
G.O.