Lentamente tanta gente si avvicina, cantavano i Delirium in un vecchio brano degli anni settanta. In questo senso il presidio organizzato per oggi pomeriggio alle 16 dagli anarchici, che sarebbe più corretto chiamare antagonisti, davanti al Municipio, in piazza della Scala, preoccupa le istituzioni, i partiti e, anche un po’ le Forze dell’ordine. Sebbene non sia credibile che si mobilitino folle oceaniche. Dopo gli incidenti dei giorni scorsi che hanno portato in ospedale sei agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico al corteo non autorizzato di sabato 11 febbraio e al fermo di 11 manifestanti, i gruppi che contestano, ignorando i canoni del confronto civile, la decisione di lasciare Alfredo Cospito al 41 bis, alzano il tiro. E si avvicinano, anzi, entrano, creando un po’ di ansia, direttamente nel centro cittadino. Davanti al cuore del governo locale. “Manifestare sì, è un diritto sacrosanto” scrive in un tweet il neo rieletto Governatore della Lombardia Attilio Fontana “Ma non può essere esercitato con violenza e devastazione: Basta! Farò quanto possibile nelle mie competenze per evitare il ripetersi di queste vergognose manifestazioni”. Fontana non esita a usare parole molto forti nei loro confronti: “Milano non può tollerare questi delinquenti!”. D’altronde, dopo le recenti prese di posizione a favore del 41 bis e le preoccupazioni espresse per la recrudescenza della violenza di piazza, è stato preso di mira lo stesso sindaco Giuseppe Sala. “Diffidiamo Sala dal firmare qualsivoglia disposizione contraria alla volontà di Alfredo”, minacciano sui social.
Il combinato disposto di antagonismo è l’osmosi di centri sociali, di gruppi cosiddetti marxisti-leninisti e di anarchici. Questi ultimi, a quanto risulta da fonti investigative, hanno come punto di riferimento il centro sociale Galipettes. Ed è proprio attraverso la pagina social del Galipettes che diffondono i comunicati anche sulla vicenda Cospito, sul 41 bis, insieme alle coordinate per i concentramenti, per i cortei e per i presidi. Come quello, appunto, di oggi pomeriggio alle 16, in piazza della Scala. “Fuori Alfredo dal 41 Bis!”, strilla il social manifesto. Che aggiunge una astrusa motivazione, in salsa vetero-sardine : ”Nessun accanimento terapeutico per l’autodeterminazione dei corpi”. Eh? Non è escluso che davanti al Municipio a urlare contro Sala arrivino anche antagonisti provenienti da altri paesi europei. Sono proprio gli anarchici milanesi ad annunciare via pagina di Galipettes che la “solidarietà ad Alfredo” si sia allargata e che “dieci compagni greci hanno iniziato uno sciopero della fame” contro il regime carcerario duro, a sostegno di Cospito. Il timore che oggi pomeriggio possa diventare un venerdì nero per Milano è implementato dalla notizia che potrebbero esserci altre manifestazioni non autorizzate in città. La Questura milanese, come spiegano a Libero “Ha predisposto un servizio interforze, composto da Polizia, da Carabinieri e da Guardia di Finanza per tutelare obiettivi sensibili come Palazzo Marino”. Alla Polizia locale è stato assegnato, invece, il compito di gestire le annunciate problematiche che graveranno sul traffico cittadino. Sarà scontato, ma gli anarchici che se ne andavano via cantando Addio Lugano bella, non erano contro la violenza?
Marco Gregoretti