“Centrale Operativa?” “Sì, dica signorina”. La voce dall’altra parte, ieri mattina, giovedì 1 dicembre, era concitata. Sicuramente apparteneva a una giovane donna. “Aiuto!!!Aiuto!!! Venite, sono in via Roma, ad Albiate”. I Carabinieri della Compagnia di Seregno si sono mossi senza perdere tempo. Hanno avvertito una pattuglia della Stazione di Verano Brianza che si è recata sul posto. Una ragazza di 24 anni era appena stata aggredita da una trentenne che aveva anche sfondato la porta della abitazione a spallate. Una furia scatenata il cui innesco sarebbe stata la fine del rapporto con il suo ex e la decisione di quest’ultimo di rifarsi una vita. La neo coppia è dunque finita nel mirino della stalker che, da tempo, tormentava i due con minacce, molestie ed episodi di violenza. “Penso che si metta a stalkerizzare il suo ex e la nuova fidanzata di quest’ultimo perché è gelosa” spiega a Libero la psicologa genovese Alessandra Lancellotti “e, soprattutto, perché ha perso il senso delle relazioni interpersonali. Stalkerizzare qualcuno significa togliere a una persona ciò che aveva. Evidentemente aveva avuto molto”. Questa volta, però, è stata colta quasi sul fatto e, forse, ha perso ancora di più. Quando i Carabinieri a bordo delle pattuglie sono arrivati ad Albiate, in via Roma, infatti, hanno notato una donna che se la stava dando a gambe velocemente. ”E’ lei!”. I militari dell’Arma l’hanno fermata, identificata e arrestata. Una vecchia conoscenza già nota alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e pregiudicata anche per atti persecutori e questioni legate alla droga. “C’è inoltre da dire” prosegue Lancellotti “che in queste situazioni salta fuori l’invidia per l’accoppiamento nuovo. Invidia fomentata soprattutto dal fatto che il ragazzo era suo e qualcuno gliel’ha portato via”. Insomma, un mix di invidia, gelosia e rivendicazione di possesso, secondo la psicologa. In effetti i verbali raccontano una sequenza di rabbia irrefrenabile, ieri mattina. “Dopo aver suonato al campanello dell’abitazione della vittima (la neo fidanzata 24 enne del suo ex ndr) e non aver ricevuto risposta, danneggiando le porte d’ingresso, era riuscita ad accedere all’interno…”. Una volta in casa si sarebbe scatenata con calci e pugni contro la malcapitata. Non contenta avrebbe divelto un asse in ferro da una delle porte e cacciato dall’appartamento la sempre più spaventata ragazza oggetto del suo stalking. Mica è finita qui. A quel punto nell’abitazione ci è entrata lei e, urlando e improperando, ha gettato per la strada i vestiti della padrona si casa. Si è fermata soltanto quando ha intuito che stavano arrivando i Carabinieri. Ma non è riuscita ad andare troppo lontano. Lancellotti azzarda alcuni interrogativi che possono far discutere e potrebbero essere interpretati come una sorta di giustificazione. In realtà non è così. È solo il tentativo di tracciarne un profilo psicoanalitico. “Forse la violenza degli atti persecutori corrisponde alla violenza con cui il fidanzato l’ha lasciata? Al senso di abbandono? Sono domande che in realtà trovano risposta proprio nella storia di queste relazioni”. Per tornare con i piedi ben saldi in terra, c’è da dire che la protagonista di questa tranquilla mattinata brianzola di paura ha in corso “Ulteriori procedimenti a suo carico. Non è nuova a episodi di violenza”. In attesa della udienza di convalida e del rito direttissimo, la stalker di Albiate si trova agli arresti domiciliari.
Marco Gregoretti