I DUE AUDIO CON L’ALLARME DEL MEDICO
Non c’è pace per il padre e per la famiglia del piccolo Adelio Bocci, 8 anni anni, portato via illegalmente, a Taraz, in Kazakistan, dove è in corso una violenta guerra civile, dalla madre, Abraliyeva Aigul, nel 2015. Da allora il papà Giovanni non ha più avuto la possibilità di avere il figlio, nonostante Abraliyeva sia stata condannata a due anni di carcere per sottrazione di minore. Ora l’apprensione si è fatta più dolorosa a causa degli aventi che stanno ferendo il Kazakistan. Il padre e la zia, Elsa Bocci, sono in uno stato di ansia e di paura perenne. Alcuni senatori hanno anche presentato una interrogazione parlamentare, la cui risposta è stata anticipata dalla Ambasciata italiana in Kazakistan.
Eccola:
“Gentilissima Senatrice,
il caso del minore Adelio Giovanni Bocci è ben noto e seguito da questo Ministero e dalla nostra Ambasciata a Nursultan.
L’Ambasciata è in contatto con il padre (ultima comunicazione, 8.1.2022) e con la madre del minore dalla quale acquisisce informazioni con regolarità.
Sono state svolte diverse visite consolari, l’ultima nell’agosto 2021. Il bambino non è irreperibile e risulta risiedere stabilmente nella città di Taraz con la madre.
Questi elementi, unitamente ad altri, saranno contenuti nella risposta alla Sua Interrogazione parlamentare.
Cordiali saluti
V. Maiorana”.
Colpisce il fatto che questa missiva”diplomatica” ignori totalmente l’esistenza di un mandato di cattura per la madre. “Il bambino non è irreperibile e risulta risiedere stabilmente nella città di Taraz con la madre”. E quindi, sapendo che Abraliyeva si trova a Taraz ed essendo a conoscenza della condanna subita per la sottrazione illegale di Adelio, l’ambasciata non interviene? Non si attiva per riportare il bambino in Italia?
Elsa Bocci, la zia, ha così commentato il documento dell’Ambasciata.
“Dottor Gregoretti queste sono le ultime menzogne della nostra ambasciata in Kazakistan. Ancora più grave: la Signora Abralyieva ha un mandato di cattura internazionale con estradizione (Read notice)e il piccolo Adelio è cercato dalla interpool con (yellow notice), ma i nostri funzionari consolari ci vanno a braccetto. Con cene e pranzi”.
Parole forti, dettate dal dolore. La domanda, a questo punto è soltanto una sola: come sta Adelio?. Le notizie, purtroppo, non sono certo tranquillizzanti. Ascoltate nei due audio, pubblicati qui, l’allarme lanciato da un medico che ha avuto l’occasione di vedere e di studiare alcune fotografie che sono giunte alla famiglia paterna del bambino.
Marco Gregoretti